Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una persona giovane su sette ha qualche problema di salute mentale. Secondo l’Unicef, la Spagna è il paese europeo con la più alta prevalenza di problemi di salute mentale tra bambini e adolescenti.
Per cercare di migliorare questi dati, le nuove tecnologie in generale e la realtà virtuale in particolare hanno molto da offrire, poiché fungono da strumenti che aiutano a migliorare il trattamento dei pazienti.
Un chiaro esempio è la creazione della prima terapia con realtà virtuale che tratta l’aggressività e l’autocontrollo nei giovani, promossa da GINSO, l’Associazione per la Gestione dell’Integrazione Sociale, in collaborazione con l’Università Francisco de Vitoria, e sviluppata da Innovae.
Il simulatore VR proposto per questo progetto ha l’obiettivo di esporre i giovani a situazioni e sfide adattate alle loro esigenze attraverso diversi personaggi e scenari affinché, attraverso la pratica, possano imparare a gestire meglio le loro emozioni. In definitiva, si tratta di far affrontare a queste persone situazioni quotidiane attraverso l’interazione con avatar per riconoscere le emozioni di base e interpretare situazioni ambigue, situazioni di esposizione a stimoli provocatori per affrontare il controllo della rabbia e situazioni in cui ridurre l’impulsività nel processo decisionale.

Queste attività hanno lo scopo di sviluppare la consapevolezza emotiva dei giovani, insegnare tecniche di rilassamento, migliorare le capacità di comunicazione, identificare le cause sottostanti della rabbia e promuovere l’autoregolazione emotiva per contribuire al loro benessere.
Sergio Belenguer, responsabile dello sviluppo commerciale di Innovae: “Queste attività sono state accuratamente progettate per esporre il giovane a diverse situazioni che valutano e rafforzano la sua capacità di gestire la rabbia in modo sano, contribuendo così a migliorare la qualità della vita degli adolescenti”.
Mentre il giovane si trova ad affrontare questi scenari, un terapeuta fornisce una supervisione costante tramite un tablet, con il quale visualizza e propone situazioni al paziente, e un cardiofrequenzimetro, che permette di conoscere dati come la frequenza cardiaca.
Questa tecnologia avanzata facilita il monitoraggio in tempo reale, consentendo di adattare la terapia alle risposte emotive e fisiologiche del paziente durante la sessione e di creare un trattamento personalizzato per garantire la continuità dell’intervento.
David Roncero Villarreal, professore di Psicologia all’Università Francisco de Vitoria: “L’applicazione della terapia con la realtà virtuale rappresenta un progresso significativo nell’intervento psicologico per gli adolescenti con difficoltà nella gestione della rabbia, combinando al contempo l’esperienza e il giudizio clinico del terapeuta con il progresso digitale, diventando un ottimo strumento per comprendere e affrontare le risposte emotive del paziente”.

Il programma fa parte del progetto “Actuar en digital”, che ha l’obiettivo di assistere i gruppi di bambini e adolescenti attraverso la trasformazione digitale e fornire soluzioni tecnologiche che facilitino la comunicazione, la terapia e lo sviluppo delle competenze. Come afferma Carlos Benedicto Dique, dottore in psicologia clinica legale e della salute e coordinatore tecnico dei centri dell’associazione GINSO, il programma offre ai giovani “strumenti innovativi ed efficaci per costruire un futuro emotivamente sano”.


